L’evento originariamente previsto per sabato 5, è stato spostato al sabato successivo (12 novembre).
La valle delle cento cascate
La Val Bognanco, appartata e solitaria, è la valle di Domodossola perché si apre verde e riposante immediatamente alle spalle del capoluogo ossolano. Sull’ampio canoide del torrente che la percorre e le da il nome, il Bogna, sorge la città ai margini della vasta piana su cui convergono a raggera le valli ossolane. La Val Bognanco è, per la sua posizione geografica, una valle anomala in Ossola in quanto si appoggia la sua testata direttamente alle Alpi ma, quasi una breve insenatura tra grandi golfi, è incassata tra le catene secondarie che scendono da esse e che la separano a sud dalla Valle Antrona, a est dalla Val Vaira o Zwischbergenthal, a nord della Val Divedro.
La Val Bognanco è una valle del silenzio. Montagne solitarie e pervase da un’armonia naturale, paesaggi modellati dal secolare lavoro dell’uomo montanaro che non presentano segni di modernità. Le montagne di Bognanco non sono famose: non vi sono ghiacciai, né grandi pareti di roccia da scalare. Sono monti per l’escursionismo: offrono in tutte le stagioni itinerari di vasto respiro che permettono di vivere intensamente e pienamente un contatto diretto con l’ambiente alpino. In estate e in autunno il buon cammino per (ri)scoprire il piacere della fatica e la pienezza della contemplazione, in inverno i percorsi con le racchette da neve nei boschi illuminati dalla luna piena, in primavera belle gite scialpinistiche.
Una valle che offre opportunità di scoprire e sperimentare tutti gli sport moderni e all’aria aperta. (…) E’ tuttavia l’escursionismo (azione, contemplazione, conoscenza) il modo migliore per conoscere e apprezzare la Val Bognanco, riappropriandosi del “tempo della lentezza” in un mondo di alta velocità. Non solo cammino e fatica, ma anche sapida gastronomia montanara, magia di antiche leggende, tesori d’arte nascosti in chiese ed oratori apestri. La Val Bognanco è un misto di natura dolce e ancoli selvaggi, praterie in quota battute dal teso vento delle altezze e laghetti trasparenti in cui si riflette il profilo ardito delle montagne.
*P. Crosa Lenz, G. Frangioni, Val Bognanco. Escursioni, storia e natura,ed. Grossi, Domodossola 2007.
Il rifugio GATTASCOSA
Il Rifugio Gattascosa sorge sui ruderi di un’antico alpeggio e fu terminato nel 1994. A pochi minuti dal Lago di Ragozza, è adagiato su un pianoro morenico nell’alpe Gattascosa, incorniciato da uno splendido panorama, dominato dalle imponenti cime dell’alta val bognanco. Situato vicino al passo del monscera rietra in molti itinerari di questa zona, come comoda tappa dove ristorarsi o riscaldarsi, soprattutto durante i mesi invernali.
L’architettura tipica montana vede la costruzione del rifugio con pietre a vista e serramenti in legno. All’esterno, un ampia terrazza ospita 6 grandi tavoli in sasso, dove poter godere del caldo sole estivo, l’uso della pietra locale lo rende funzionale e ben inserito nello splendido ambiente circostante. L’interno è abbondantemente rivestito in legno, l’ampia sala da pranzo è dominata da un grande camino che crea quella particolare atmosfera da focolare tipica delle antiche baite alpine.
PROGRAMMA DI MASSIMA DELLA GIORNATA PRENOTA ON LINE !!
. (punto di partenza – chi volesse potrà farsi trovare qui)
. è assai consigliato portarsi anche il cavalletto in quanto potrebbe esserci la possibilità di fare esperienza con le foto dell’acqua con la tecnica della lunga esposizione
MENU’ PRANZO AL RIFUGIO 20€ + bevande
PER QUESTIONI ORGANIZZATIVE L’ADESIONE ALLA ESCURSIONE DOVRA’ AVVENIRE ENTRO E NON OLTRE IL GIOVEDI’ PRECEDENTE, CON RELATIVO ANTICIPO DEL PAGAMENTO DEL PRANZO AL RIFUGIO (PER CHI VUOLE, OVVIAMENTE)
E’ OPPORTUNO VISIONARE IL REGOLAMENTO DELLE ESCURSIONI
IN CASO DI CONDIZIONI METEO NON OTTIMALI L’ESCURSIONE SARA’ ANNULLATA